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CRISI DI IMPRESA: UNA NUOVA CARDINALITÀ

By 1 Agosto 2019Novembre 30th, 2021No Comments

La normativa sulla crisi di impresa

Verso questa direzione va anche la nuova normativa che regola la crisi d’impresa e dell’insolvenza 2019 (introdotto con il D.L. n. 14 del 12 gennaio 2019, attuativo della Legge n. 155/2017, e pubblicato in GU il 14 febbraio 2019).  Tale normativa recepisce una direttiva della comunità europea.

Obbligatoria per tutte le imprese ormai dal 16 Marzo 2019, è finalizzata ad anticipare l’emersione dello stato di crisiaziendale.

La revisione verte a poter prevenire eventuali segnali di squilibrio all’interno dell’azienda. Fine ultimo: mantenere le aziende “sane”.

I sistemi di allerta interni ed esterni sono incentrati su alcuni indicatori, individuati in ottica previsionale (forward looking). Essi rappresentano uno strumento di ausilio nella autodiagnosi di potenziali squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario. I loro utilizzo favorisce la continuità aziendale.

Questi sistemi sono il fulcro della nuova legge fallimentare ed andranno a coinvolgere tutte le tipologie di aziende (sia di persone che di capitali) e di qualsiasi dimensione.

Si tratta di meccanismi di controllo della salute aziendale posti a carico di una serie di soggetti.

I possibili soggetti possono essere imprenditori, amministratori, revisori, banche (indirettamente), Inps, Agenzia delle Entrate e Agenti della riscossone.

I sistemi di allerta delle crisi di impresa

Questo nuovo scenario divide i sistemi di allerta in due macro tipologie:

  • Sistemi di allerta interni
  • Sistemi di allerta esterni

I sistemi di allerta interni  obbligano l’imprenditore che eserciti l’attività d’impresa in forma societaria o collettiva, di dotarsi di assetti organizzativi atti a rilevare tempestivamente i sintomi di crisi aziendale. Questi sono vincolanti per tutte le aziende dal 16 marzo 2019.

I sistemi di allerta esterni, attivi dal 2020, prevedono la nomina dell’organo di controllo obbligatorio al superamento per due esercizi consecutivi di almeno uno dei seguenti parametri:

  • totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 4 milioni euro;
  • ricavi delle vendite e delle prestazioni: 4 milioni di euro;
  • dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità.

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